Il codice degli appalti (dlgs 18 aprile 2016, n. 50) in materia di lavori pubblici ha stabilito l'obbligatorietà del computo metrico estimativo come documento per la presentazione del progetto definitivo e del progetto esecutivo.
Per questo motivo viene utilizzato anche come strumento contrattuale per la definizione delle lavorazioni necessarie e delle loro quotazioni tra committente e l'impresa di costruzioni scelta per la realizzazione dei lavori.
Computo metrico estimativo: chi lo redige e a cosa serve
Sulla base del progetto realizzato, il progettista deve redigere il computo metrico estimativo che il committente potrà utilizzare per:
- la pianificazione economica degli investimenti necessari per la realizzazione dell’opera;
- la richiesta di preventivi e offerte alle imprese costruttrici che dovranno realizzare i lavori.
A sua volta, l'impresa utilizza il computo metrico estimativo per:
- proporre ed elaborare la propria offerta per la realizzazione delle opere previste dal progetto esecutivo;
- stimare cosa potrebbe servire al suo interno in termini di materiali, macchine e persone.
Fondamentale per la compilazione di un computo metrico estimativo è la precisione e il dettaglio con cui deve essere realizzato: ogni voce deve sempre avere il prezzo unitario e la quantità necessaria per la realizzazione di un'opera costruttiva.
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